aprire partita iva come consulente

Aprire la partita IVA 2018

Quando un’attività è caratterizzata da regolarità e abitualità è obbligatorio avere la partita IVA.

Considerato il fatto che il percorso di apertura della partita Iva è molto contorto e le leggi, che ne regolano l’apertura e i benefici, cambiano in continuazione, abbiamo pensato di fare questa guida elencando le fasi del processo di apertura e dando alcuni consigli e per chi sta per compiere questo passo.

 

Procedura per l’apertura della partita IVA

 

  1. La prima cosa che consigliamo è quella di essere concentrati e prestare massima attenzione a tutti gli step di apertura.
  2. All’atto della compilazione del modulo AA9\12 è importante la scelta del codice ATECO, ossia il codice di attività che deve essere compatibile con la vostra professione ed evitare dunque eventuali sanzioni da parte dell’INPS.
  3. L’altra fase cruciale è la scelta del regime fiscale. Le scelte possibili sono due, il Regime Forfettario e il Regime Ordinario. Scegliere uno piuttosto che l’altro comporta obblighi e scadenze diverse!!! Pertanto, il regime forfettario è un regime agevolato, nel senso che sono previsti una serie di vantaggi fiscali e aliquote contributive alleggerite rispetto al regime ordinario. Per poter accedere a questo regime agevolato è necessario possedere alcuni requisiti: è fruibile solo a persone fisiche esercenti un’attività d’impresa, di arte o professione (no società), il costo dei beni strumentali non deve superare i 20 mila euro, le spese di lavoro dipendente non superiore a 5 mila euro, esiste un limite di ricavi e compensi stabilito in base all’attività che si svolge.
  4. Al momento della consegna all’Agenzia dell’Entrate del modello AA9\12, sappiate che gli addetti allo sportello dell’agenzia non hanno nessun obbligo di controllare o correggere eventuali errori di compilazione, dunque prestate molta attenzione prima di consegnare questo modulo.
  5. Dopo che la partita IVA è stata aperta (ci vogliono 10 giorni girca), bisogna procedere agli adempimenti presso l’Inps. Se avete scelto il regime agevolato, ossia quello denominato Regime Forfettario, bisognerà iscriversi alla gestione separata INPS, a meno che non siate un medico, avvocato, ingegnere o altro professionista che ha già un’iscrizione presso una cassa professionale.
  6. Tra le novità del 2018 la più importante è sena dubbio il costo ZERO per aprire la Partita Iva. Purtroppo dovete tener a mente che la tenuta della partita Iva ha invece dei costi variabili che dipendono da una molteplicità di fattori, uno su tutti il fatturato.
  7. Per chiudere, è fondamentale sottolineare l’importanza di rivolgersi ad un esperto contabile di fiducia sia durante la fase di apertura della partita IVA che nella successiva tenuta. Demandare al altri più bravi di voi gli impegni dovuti a tutti gli adempimenti di natura contabile e fiscale che riguardano il vostro lavoro, vi solleverà dallo stress, dalle responsabilità e avrete maggior tempo e pazienza per dedicarvi al vostro business e alla vostra vita in famiglia o con gli amici. Pertanto, nonostante in teoria è possibile aprire a costo zero e autonomamente una nuova partita Iva, consigliamo vivamente di valutare, anche alla luce della complessità della burocrazia e della normativa italiana, la scelta di affidarsi ad una consulenza fiscale professionale anche per evitare eventuali salatissime sanzioni da parte di chi si occuperà di controllare i vostri fatturati e le vostre dichiarazioni dei redditi.

 

I consigli presenti in questo articolo sono stati presi dal sito www.addlance.com.

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